Cascate di San Fele
Un luogo suggestivo e nascosto raggiungibile con un sentiero facile nel bosco
Un sentiero facile e curatissimo penetra nei boschi con discrezione e conduce allo spettacolo dei salti impetuosi delle Cascate di San Fele del torrente Bradano, che confluisce nella fiumara di Atella e poi nel fiume Ofanto.
Le cascate sono un gioiello della natura dell’Appennino Lucano, e si trovano in luoghi impervi e perciò selvaggi e incontaminati.
Oggi, grazie all’impegno e al lavoro dei volontari dell’associazione “U Uattënnierë” costituita per valorizzare e promuovere le Cascate di San Fele, possiamo ammirarne alcune, riportate alla vista e al loro antico ed eterno splendore.
L’associazione ha recuperato antiche mulattiere, tracciato pezzi di sentiero nei boschi, costruito ponti in legno e scalinate rustiche, ha realizzato palizzate per la sicurezza, ha segnalato i percorsi, alcuni brevi e semplici, altri lunghi e impegnativi.
Data la particolarità dei luoghi, è consigliabile un abbigliamento adatto alla montagna: scarpe da trekking o da ginnastica, impermeabile, riserva d’acqua e un cappellino per proteggersi dal sole.
INFORMAZIONI UTILI
Le cascate di San Fele sono visitabili tutto l’anno e sono gratuite.
Abbigliamento da montagna
Per escursioni e visite guidate chiamare l’associazione “U Uattënnierë” 347 5187398 oppure inviare una mail>>>
Per più informazioni vai sul sito>>>
Ma cosa vuol dire Uattënnierë ?
E’ il termine dialettale per indicare la “gualchiera” una macchina idraulica che veniva usata in epoca pre-industirale per la lavorazione della lana. Dal macchinario il termine è passato a definire anche l’edificio. A San Fele esistevano delle gualchiere che utilizzavano l’acqua del torrente e così il termine ha identificato anche il luogo dove i ragazzi andavano a fare il bagno nel torrente e nel dialetto locale il termine è diventato Uattënnierë.
(fonte foto: pagina facebook delle Cascate di San Fele)
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