La Baìo di Sampeyre – Val Varaita
ARRIVEDERCI NEL 2028! con la grande festa occitana che si celebra ogni 5 anni
ARRIVEDERCI NEL 2028!
A fine Febbraio 2028 tornerà la Baio di Sampeyre, la festa tradizionale occitana che si svolge ogni cinque anni nel periodo di Carnevale in Val Varaita (provincia di Cuneo).
La Baìo di Sampeyre è una delle più importanti e antiche feste tradizionali delle Alpi italiane.
Le origini della festa sono molto antiche e risalgono a prima dell’anno 1000 (pare al 975 o al 980), quando le squadre di saraceni che erano penetrate nella valle per saccheggiarla vennero scacciate dalla popolazione locale.
Oggi la Baìo è prima di tutto una grande festa della Valle con un copione è rigido che si svolge per due domeniche e si conclude il giovedi grasso.
La Baìo è composta da quattro cortei (o “eserciti”), provenienti dal capoluogo e da tre sue frazioni: Sampeyre (Piasso), Rore (Rure), Calchesio (Chucheis), e Villar (Vilà) in ricordo delle brigate popolari che si erano riunite per scacciare gli invasori.
Al corteo partecipano solo gli uomini di ogni borgata, esibendosi con i complicati costumi tessuti dalle donne del borgo e interpretando anche i ruoli femminili.
I costumi sono confezionati seguendo regole molto severe perchè devono identificare in modo preciso il personaggio a cui appartengono: cavalieri, ussari, mori, tamburini…
La prima domenica, la Baìo di Calchesio fa visita a quella di Sampeyre e gli Abà, i capi della festa, si salutano incrociando le spade.
La seconda domenica tutte le quattro Baìe si riuniscono a Sampeyre.
Il giovedì grasso si celebra invece un particolare processo durante il quale le Baie giudicano i propri Tesorieri accusati di furto ai danni della comunità.
Il ballo è il momento di comunicazione più intenso anche con il pubblico. La Val Varaita è infatti considerata, con la Vermenagna, il più importante centro del mantenimento e della riscoperta delle tradizioni occitane.
In questa area si sono conservati molti balli tradizionali e gran parte del folklore musicale; così, al suono dei violini, delle fisarmoniche, degli organetti e dei clarinetti, i festanti si esibiscono nella courento, nella gigo, nella courento di custiole, nella countradansa, nella tresso, nella bureo d’San Martin, nella bureo vieìo, nel “ mulinet e in una quantità di altre danze.
(Foto dalla pagina facebook del Comune)
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