Museo del Paracarro – Canezza

Un museo all’aperto che ospita 200 cippi da tutto il mondo dedicati ai grandi del ciclismo

Il museo del Paracarro si trova a Canezza – frazione di Pergine Valsugana in provincia di Trento, nella parte iniziale della pista ciclabile che da Canezza porta a Palù del Fersina.
È un museo all’aperto unico al mondo, infatti ospita più di 200 esempi di veri paracarri provenienti da strade che hanno fatto la storia del ciclismo in Trentino, in Italia e nel mondo.

È stato creato da Dario Pegoretti, cicloamatore appassionato, che ha voluto dedicare  ciascuna delle rocce stradali a un campione o a una personalità del grande ciclismo del presente e soprattutto del passato, una sorta di Spoon River a impronta ciclistica.

 C’è il paracarro dedicato a Fausto Coppi, quello per Gino Bartali e quello per Marco Pantani, e così via. Lungo i vialetti delimitati dai paracarri ci si imbatte nei grandi nomi dello sport della bicicletta: Eddy Merckx, Jacques Anquetil, Felice Gimondi, Louison Bobet… fino ai gregari come Carrea e Giuliani in una rassegna di ricordi e di memorabili imprese. 

Ogni paracarro è anche corredato da una targhetta con spiegazioni sulla provenienza e sul materiale: ci sono quelli in granito e quelli in cemento, quelli di legno e quelli di plastica; quello proveniente dai passi dolomitici e quello prelevato sui tornanti dei Pirenei o sulle strade delle grandi classiche del Nord.
È come leggere l’almanacco del ciclismo aperto su un tavolo.

INFORMAZIONI UTILI
Il Museo può essere visitato gratuitamente e senza limitazioni di orario.

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Foto dal sito ufficiale del museo