Orto Botanico di Padova
Fondato nel 1545. Patrimonio UNESCO dell’Umanità. Aperto tutto l’anno
L’Orto Botanico di Padova, è il più antico orto botanico al mondo che si trova ancora nella sua collocazione originaria di circa 2,2 ettari in una zona che allora era agricola e oggi si trova nel centro storico di Padova.
Il numero delle piante coltivate è attualmente di circa 6.000 esemplari
Dal 1997 è Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Si fa risalire la data di fondazione al 31 luglio 1545, giorno in cui il Consiglio dei Pregadi della Serenissima Repubblica di Venezia, accogliendo la proposta di Francesco Bonafede, titolare della cattedra di Lectura Simplicium, deliberò l’istituzione in Padova di un Horto Medicinale dove coltivare, osservare, studiare e sperimentare le piante medicinali sia indigene che esotiche.
Era stato infatti istituito per la coltivazione delle piante medicinali che costituivano la maggioranza dei “semplici”, cioè i medicamenti provenienti dalla natura. Per questa ragione la denominazione originaria dell’orto era “Giardino dei Semplici”.
Nel tempo l’Orto Botanico ha seguito l’evoluzione delle discipline botaniche, adeguando le collezioni alle mutate esigenze didattiche e scientifiche.
L’area su cui sorge ha una forma trapezioidale Un tempo i 2 ettari erano di proprietà dei monaci benedettini di S. Giustina.
Il nucleo originario dell’Orto è il cosiddetto Hortus Sphaericus, un cerchio di circa 85 metri di diametro, in cui è inscritto un quadrato, a sua volta suddiviso in quattro quadrati minori detti quarti, separati da due viali perpendicolari orientati secondo i punti cardinali.
La forma circolare e la caratteristica ripartizione geometrica in 16 settori, è ricca di riferimenti e di simbologie cosmologiche, proprie del periodo rinascimentale.
Attualmente ogni quarto, provvisto di fontana centrale, è suddiviso in circa 250 parcelle disposte secondo differenti ed eleganti geometrie.
Nei secoli l’architettura esterna dell’Orto è stata arricchita:
– nel ‘700 sono stati costruiti i quattro ingressi monumentali, le cancellate in ferro battuto e la balaustra.
– più tardi furono realizzate la fontana detta di Teofrasto, medico greco del III secolo a.C., considerato il padre della botanica, e la fontana delle Quattro Stagioni
– nell’800 furono collocate tre meridiane, una cubica, una sferica e una cilindrica, e fu costruita l’aula a emiciclo della capienza di cento studenti, detta “teatro botanico”, tuttora in uso per lezioni e riunioni.
La palazzina del Direttore (il Prefetto), che risale ai secoli XVII e XVIII, oggi ospita spazi per esposizioni, la Biblioteca storica, con preziosi manoscritti botanici e libri illustrati, l’archivio dell’Orto botanico e l’Erbario.
Curiosità. Sono presenti nel giardino alcune piante arboree ultracentenarie, come un esemplare di palma di S. Pietro (Chamaerops humilis) messa a dimora nel 1585, un platano orientale (Platanus orientalis) con una cavità nel tronco provocata forse da un fulmine, un maestoso esemplare di ginkgo (Ginkgo biloba), una magnolia (Magnolia grandiflora), tutti risalenti alla metà del Settecento e ritenuti tra i più antichi esemplari di queste specie viventi in Europa.
Interessante anche un tronco di farnia (Quercus robur) subfossile vissuto intorno al 700 avanti Cristo, a testimonianza delle foreste che ricoprivano un tempo tutta la Pianura padana.
L’evoluzione dell’Orto Botanico – In una nuova area a sud dell’Orto botanico antico, nel 2014 sono state costruite cinque modernissime nuove serre che formano il Giardino della Biodiversità, un microcosmo didattico che permette di sperimentare le diverse condizioni climatiche e di vegetazione presenti sulla Terra. Lungo il percorso il visitatore attraversa i principali ecosistemi del pianeta, dai tropicali ai temperati, ai desertici.
In anni recenti l’Orto Botanico ha anche allestito, per la prima volta in Italia, un itinerario didattico studiato appositamente per non vedenti e ipovedenti con collezioni di piante riconoscibili con il tatto o l’odorato, e fornendo le informazioni in scrittura Braille.
Nei suoi quasi cinque secoli di vita l’Orto Botanico si è così trasformato da semplice “terreno agricolo” a centro di cultura prestigioso, fiore all’occhiello dell’Ateneo e della Città, visitato ogni anno da migliaia di persone, accademici, scolaresche e semplici cittadini.
Nel suo Centro Visitatori si può trovare un’ampia documentazione sulla storia, l’architettura e le collezioni, con audioguide e guide multimediali a disposizione.
I riconoscimenti – Nel 1997 l’Orto Botanico di Padova è stato inserito, come bene culturale, nella Lista del patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Questa lista comprende tutti quei beni culturali o naturali ai quali, per la loro qualità, viene riconosciuto un “valore universale eccezionale” come rappresentanti di beni inestimabili e insostituibili non solo della nazione a cui appartengono, ma dell’umanità intera.
Nel 2008 l’Orto è stato inserito anche nel 3° Rapporto EURISPES sull’Eccellenza in Italia dal titolo “Nostra Eccellenza-Cento casi di successo del sistema Italia”.
INFORMAZIONI UTILI
Orari di apertura sul sito>>>
Ingresso a pagamento>>>
Sono consigliati la mascherina e il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro
Vedi anche la pagina facebook dell’orto botanico>>>
Foto dalla pagina Facebook dell’orto botanico
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