Fava di Ustica

La Fava di Ustica è un alimento semplice e genuino coltivato nel territorio dell’isola di Ustica, in Sicilia, nel rispetto della tradizione e dell’ambiente, senza l’utilizzo di concimi né erbicidi.

Un tempo le fave erano un cibo molto diffuso nell’isola.
Di dimensioni medie e molto tenere, fondamentali per le ricette isolane e anche importanti per la zootecnia.
Oggi la fava di Ustica è a rischio estinzione ed è salvata solo dai contadini più anziani che ne hanno conservato i semi fino a oggi. La coltivazione è ancora manuale e la separazione della fava dalla paglia avviene naturalmente, grazie al vento dell’isola, e così la fava resta intatta fino al consumo.

Le fave sono spesso consumate verdi, nel periodo tra marzo e maggio, sia crude sia cotte, cucinate nella frittedda con il finocchietto selvatico. La preparazione contadina più tipica è il macco di fave (zuppa cremosa), che si prepara con le fave secche e si insaporisce con germogli di finocchietto selvatico. Il macco può essere consumato tal quale o con la pasta.

La fava di Ustica è Presidio Slow Food

Presidi Slow Food
I Presìdi Slow Food sono prodotti tradizionali, attività, metodi di produzione tipici di un territorio. I Presìdi Slow Food sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione, salvano dall’estinzione razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta. I Presìdi Slow Food italiani sono 273.